Neuro-Auricoloterapia

orecchioCos’è?  

E’ una medicina riflessa scientificamente provata, riconosciuta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che consiste nella stimolazione di precisi punti in un preciso ordine sul padiglione auricolare.        

 

La storia

Le prime tracce si hanno nel 3500 a.C. negli scritti di Cabalisti (sapienti) che indicavano l’orecchio di un lato come terapia per le affezioni dello stesso lato del corpo; successivamente si sono occupati di auricoloterapia le grandi dinastie cinesi che hanno studiato l’agopuntura e se ne hanno tracce andando avanti nei secoli fino alla metà del XX secolo quando Paul Nogier iniziò la vera e propria ricerca scientifica.

La ricerca scientifica

Paul Nogier si può definire il fondatore dell’auricoloterapia moderna. Pubblica la prima cartografia nel 1956.

Da allora numerosi studi e ricerche si sono susseguiti fino a dare la spiegazione e dimostrazione scientifica del funzionamento dell’auricoloterapia (Bourdiol, Kovacs, Bag, Terral, Kruger, Ondison, Alimì, Marignon ed altri).

Nel 1987 l’O.M.S. riconosce l’auricoloterapia e nel 1990 viene stabilita la prima cartografia internazionale, la seconda è stata approvata nel 2012 ed elaborata da Alimì & coll.

 

Come funziona?

Se si paragonasse un emisfero cerebrale ad un computer, allora il padiglione auricolare sarebbe la "tastiera". Questa tastiera ci permette di inviare “comandi” ben precisi che vengono trasmessi al cervello sfruttando l’innervazione “privilegiata” del padiglione auricolare.

Sul padiglione auricolare sono stati attualmente identificati 168 punti che rappresentano diverse strutture anatomiche e funzionali del nostro corpo.

 

Cosa fa?

Va a stimolare la risposta secondaria del nostro sistema nervoso centrale che provvederà a mettere in atto tutte le strategie e le risorse possibili per risolvere il problema.

Si stimolano quindi le potenzialità di “auto-guarigione” del nostro corpo. Questo avviene stimolando i punti corrispondenti alle strutture anatomiche/funzionali corrispondenti al meccanismo fisiopatologico della malattia.

Per alcune problematiche può essere risolutiva, mentre per altre può essere un aiuto o dare solo un miglioramento, il medico specialista potrà indicare il risultato atteso per la patologia in questione.

 

Come si fa?

La stimolazione dei punti auricolari può essere fatta tramite aghi estemporanei (con sedute settimanali), aghi a semi permanenza o tramite crio – spray (entrambi con sedute mensili).

Ultimamente si preferisce la tecnica crionica (in quanto presenta minori effetti collaterali locali) per la quale un ciclo di cure corretto richiede un minimo di tre trattamenti, seguiti da richiami la cui frequenza dipenderà dal tipo di patologia trattata ed è a giudizio del medico auricoloterapeuta.

 

Ci sono effetti collaterali?

Il grosso vantaggio di questa metodica è che NON HA EFFETTI COLLATERALI SISTEMICI!

Non interagisce con alcun tipo di farmaco e nessuna patologia controindica al trattamento, pertanto può essere effettuata sul neonato come sull’anziano con pluri-patologie.

Gli effetti collaterali sono solo locali e dipendono dal tipo di stimolazione utilizzata che verrà illustrata dal medico in base alla metodica scelta.

 

 

Per cosa è utile?

Le maggiori indicazioni si hanno sicuramente per  PATOLOGIE DOLOROSE, ma troviamo indicazioni molto vaste tra cui:

- Problematiche muscolo-scheletriche di origine traumatica, infiammatorie o degenerative (come l’artrosi).

- Problematiche neurologiche come le neuropatie, le cefalee e altre patologie

- Patologie pneumologiche e ORL come l’asma, le ipoacusie, gli acufeni e altre.

- Patologie uro-ginecologiche come l’incontinenza, ipofertilità, disturbi in gravidanza (nausea, lombalgie) e altre.

- Patologie endocrine e metaboliche come l’obesità e il sovrappeso, l’ipotiroidismo e altre.

- Patologie gastroenterologiche come le colonpatie, le gastriti, le emorroidi e altre.

- Patologie cardiovascolari come l’insufficienza venosa, l’insufficienza cardiaca e altre.

- Patologie dermatologiche come la psoriasi, gli eczemi e il prurito.

- Patologie oculistiche come i lievi difetti di rifrazione

- Patologie stomatologiche

- Dipendenze quali il tabagismo.

Ad ogni modo, il medico auricoloterapeuta potrà dirvi se e come l’auricoloterapia può essere utile al vostro problema.

 

Chi può farla?

Possono praticarla con le tecniche citate solo Medici adeguatamente formati.

 

L'Auricoloterapia 

Le origini e la storia

L’auricoloterapia ha origini antiche, ve ne sono tracce fin dal 3.000 a.c., per passare da Ippocrate (dove ne porta descrizione nel Corpus Ippcratico), la Cina antica e i Turchi nel XIII secolo;
nel XVII secolo Zacutus Lusitanus scrive la “Praxis medica admiranda” dove descriveva autentiche pratiche auricolterapiche; nel XVIII secolo Valsalva descriveva un punto “H” che trattava per le nevralgie dentali;
nel XIX secolo Ignazio Colla osserva che un paziente che era stato punto da una vespa sulla parte posteriore del lobo dell’orecchio aveva sviluppato un emiplegia destra risolta dopo l’estrazione del pungiglione.
Sempre nel XIX secolo Lucciani descrive il punto corso utilizzato tutt’ora per le sciatalgie;
Nel 1850 Malgegne, a Parigi, descriveva certi disturbi motori presenti quando c’era un eczema in un punto preciso del padiglione auricolare, quando questo veniva trattato i sintomi sparivano;
Paul Noiger nel 1950 a Lione visitò un paziente che era stato sottoposto a cauterizzazione di una ragione specifica dell'orecchio per una sciatica ribelle. Ipotizzò che questa regione corrispondesse alla quinta vertebra lombare, su questo pensiero disegnò un feto con la testa rivolta verso il basso, successivamente confermato in numerosi studi.
Fondò l’associazione GLEM e con i suoi collaboratori tracciò una prima mappa auricolare. Oggi, con qualche piccola differenza si è quasi completamente validata questa cartografia con l’utilizzo di Potenziali Evocati e Risonanza Magnetica Nucleare funzionale.
Numerosi studi sono stati fatti per dimostrare e scoprire il meccanismo d’azione dell’auricoloterapia, tra questi ricordiamo:
Nel 1963 Neboiet scoprì che c’erano differenze di potenziali sui punti auricolari, nel 1972 Bag ha determinato che c’era una differenza di potenziale di +- 8 mV da un punto all’altro dell’orecchio.
Nel 1975 Cloudie Terral effettua lavori di istocitologia dell’orecchio confermati 4 anni fa; nel 1980 Dourignon ha lavorato su punti di auricoloterapia.
Oleson negli USA ha coordinato uno studio sull’elettromiogramma e la stimolazione dei punti dell’orecchio e ne ha stabilito la corrispondenza esatta.
Ne 1987 finalmente l’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce l’auricoloterapia e nel 1990 viene stabilita la prima nomenclatura internazionale.
Nel 1994 il Dott Alimì ha lavorato su campi elettrici ed ha dimostrato che certe onde EEG variano nella giornata, la variazione ciclica di queste onde è correlata alla secrezione di cortisolo. Pungendo all’orecchio il punto per la secrezione del cortisolo si annullavano le corrispondenze dei due ritmi.
Nel 1997 Marignon, ricercatore CNRS ha lavorato sulla termografia. Si è reso conto che i punti dell’orecchio avevano variazioni termiche in funzione della loro rappresentazione. Quando un punto auricolare si attiva vi è variazione termica.
Nel 1997 Alimi ha fatto uno studio doppio cieco - doppio placebo dimostrando che l’auricoloterapia è molto utile per i dolori di diversa natura.
Nel 2002 sempre Alimì ha voluto dimostrare la cartografia dell’orecchio. Ha usato RMNf che ha permesso di identificare e dimostrare i punti di auricoloterapia. Sono poi stati riprodotti in tutto il mondo con gli stessi risultati.
L’anno dopo, nel 2003, uno studio in doppio cieco – doppio placebo sul dolore neuropatico ha dimostrato l’efficacia dell’auricoloterapia in casi dove gli antalgici di III livello avevano fallito.
Nel 2012 L’OMS ha riconosciuto come nuova cartografia internazionale la cartografia messa a punto dal Dott. Alimì, impostata su studi neuro anatomici.